Chi siamo

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Una passione per la gloria di Cristo
e la vita come testimonianza di tale passione

don Luigi Giussani

Il nostro volto

11 agosto, festa di santa Chiara di Assisi, 2006

Carisma

Vogliamo vivere nel carisma di don Giussani, dal quale la Fraternità san Carlo trae origine e attraverso il quale abbiamo scoperto la bellezza del cristianesimo. Desideriamo appartenere al movimento di Comunione e liberazione e servire la sua opera missionaria nel mondo, perché «la gente possa incontrare Cristo secondo quell’accento e quella modalità che ha commosso noi» (Direttorio della Fraternità san Carlo).

Ci concepiamo come un’unica realtà missionaria con la Fraternità san Carlo. Desideriamo vivere la nostra missione esprimendo la comunione e l’amicizia che ad essa ci lega, agendo con essa in unità di spirito e di intenti. Nei luoghi in cui sarà possibile, collaboreremo con i missionari della Fraternità.

Adorazione e gratuità

Desideriamo vivere la nostra vita nell’adorazione e nella gratuità.
L’adorazione è per noi stare con Cristo, conoscerlo sempre meglio, amarlo, vivere alla sua presenza nel silenzio, nella preghiera, nella partecipazione ai sacramenti, nell’amore per le nostre sorelle.
Il dono gratuito di noi stesse a Dio e alle persone che incontriamo nasce da questa vicinanza a Cristo, che vogliamo servire nei luoghi, nelle situazioni, nei bisogni che egli ci indicherà attraverso la sua Chiesa.

Obbedienza

Desideriamo appoggiarci completamente sulla roccia che è Cristo, certe del disegno buono che egli ha per noi.
Ci consegniamo con trasparenza e creatività alle nostre superiore e in questa obbedienza vogliamo custodire l’amore verso le nostre sorelle.

Verginità

Desideriamo vivere la verginità in tutta la sua profondità e bellezza, perché abbiamo iniziato a sperimentarla come piena realizzazione di noi stesse.
Vogliamo guardare Maria, la sua esperienza, il dono di se stessa al Mistero e a suo Figlio. Da lei vogliamo imparare, dalla sua vita di figlia, serva e madre, scoprendo come ha vissuto, ciò che ha detto e ciò che ha fatto, cercando sempre la sua vicinanza.

Povertà

Desideriamo vivere la povertà per essere veramente libere, per possedere l’essenziale.
La povertà è per noi offrire tutto ciò che siamo e usare tutto ciò che abbiamo perché Gesù Cristo sia conosciuto. Questa disponibilità si esprime anche nella comunione dei nostri beni.

Voti

Per donare a Cristo la nostra vita esprimiamo voto di verginità, povertà e obbedienza.

Vita comune

Desideriamo vivere e lavorare assieme.
Nelle nostre case vogliamo vivere l’amicizia e la carità tra di noi, nell’obbedienza alle nostre superiore, e condividere l’amore per il Signore e per gli uomini che incontriamo.
Riconosciamo nelle sorelle con cui siamo chiamate a vivere i primi volti che Cristo sceglie per esserci vicino. In questa amicizia vogliamo accogliere tutti coloro che passeranno nelle nostre case e che incontreremo uscendo dalle nostre case.

Missione e lavoro

La missione è per noi testimoniare la bellezza, la verità e la libertà che viviamo grazie all’incontro con Cristo e alla familiarità con lui.
Desideriamo portare un abito che ricordi a noi stesse e a tutti a Chi apparteniamo.
Vogliamo lavorare nel mondo, dedicandoci all’evangelizzazione, cioè all’annuncio di Cristo presente e all’educazione della fede.
Siamo disponibili a tutti gli incarichi e le professioni che possono servire a questo scopo. In particolare: l’insegnamento, nelle scuole e nelle università; l’educazione dei bambini, dei ragazzi e dei giovani, anche attraverso la catechesi nelle parrocchie; il servizio a chi ha bisogno, anche in opere di carità; l’aiuto alle famiglie e agli anziani; la cura dei malati, anche negli ospedali; il sostegno alle opere del movimento di Comunione e liberazione o della Fraternità san Carlo.
Offriamo la nostra disponibilità ad andare in tutto il mondo, dove la Chiesa e il movimento di Comunione e liberazione richiederanno la nostra presenza.

Formazione

Prima di essere mandate in missione, desideriamo avere il tempo necessario per prepararci, sotto la guida delle nostre superiore. Negli anni di formazione iniziamo a vivere insieme ciò che saremo chiamate a vivere in ciascuna delle nostre case.
Lo studio è per noi una strada privilegiata per approfondire la conoscenza di Cristo, della sua vita e delle sue parole. Vogliamo conoscere la Sacra Scrittura e la storia della Chiesa, i misteri della fede e l’insegnamento di don Giussani. Desideriamo anche imparare da ciò che la storia ha portato fino a noi, nella vita e nel pensiero dei grandi uomini che ci hanno preceduto, nella letteratura, nell’arte, nella musica; approfondire la conoscenza del mondo in cui viviamo, per poter vivere con consapevolezza il tempo presente.
Il tempo della formazione comprende il periodo di prova (della durata minima di 2 e massima di 4 anni) e il periodo dell’incorporazione temporanea all’Istituto (della durata minima di 3 e massima di 5 anni). Segue l’incorporazione definitiva.

Governo

Desideriamo chiedere alla Chiesa di essere riconosciute come una Società di Vita Apostolica.
Le Missionarie di san Carlo Borromeo saranno guidate da superiore e organi di governo distinti da quelli della Fraternità Sacerdotale dei Missionari di san Carlo Borromeo; i rapporti di comunione e amicizia tra le due Società saranno regolati anche giuridicamente.
Le Missionarie di san Carlo Borromeo sono state riconosciute come Associazione di fedeli in data 25 marzo 2007 da Sua Ecc. Rev. Mons. Gino Reali.

La nostra storia

Le Missionarie di san Carlo Borromeo nascono dal desiderio di alcune ragazze di condividere gli ideali della Fraternità san Carlo. Nel 2005 Rachele Paiusco si trasferisce a Roma insieme ad altre compagne per seguire don Massimo Camisasca e don Paolo Sottopietra. Ai primi volti se ne aggiungono altri poco dopo. Inizia così il primo seme della vita comune, scandita da una regola di preghiera, di studio e di lavoro.

Il 25 marzo 2007, solennità dell’Annunciazione, la piccola comunità viene riconosciuta come Associazione privata di fedeli dal vescovo di Porto-Santa Rufina, monsignor Gino Reali. In questo periodo, le Missionarie sono guidate da don Paolo Sottopietra come superiore generale. Pochi mesi dopo, il cardinale Camillo Ruini, vicario di Roma, mette a disposizione una casa nel quartiere della Magliana che diventerà la prima Casa di formazione. Sono gli anni in cui, appoggiandosi all’esperienza della Fraternità, si definiscono i tratti fondamentali e la regola della comunità. Prendono vita una scuola teologica e filosofica, interna alla Casa di formazione, le caritative, la collaborazione con i sacerdoti della Fraternità in parrocchia. La casa viene ristrutturata per accogliere le giovani che arrivano anche da paesi lontani come il Cile, l’Argentina, il Messico, gli Stati Uniti, la Spagna e la Repubblica Ceca. Don Massimo ha definito fin da subito il rapporto delle Missionarie con la Fraternità san Carlo come “una famiglia in due istituti”, per indicare la comunione profonda che lega due realtà distinte nei loro governi.

Dopo i voti temporanei di verginità, povertà ed obbedienza di Rachele Paiusco nel 2008 e il riconoscimento del 25 marzo 2011 come associazione pubblica di fedeli da parte di monsignor Gino Reali, nel 2012, le Missionarie aprono una casa a Nairobi, in Kenya, dove sono già presenti i sacerdoti della Fraternità san Carlo. La vita della comunità, raccolta e custodita fino a quel momento a Roma, si allarga così agli orizzonti della missione.

Quando nel 2012 il Santo Padre Benedetto XVI nomina don Massimo Camisasca vescovo della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, le Missionarie aprono una casa a Reggio Emilia per accompagnare, sostenere e servire i primi anni della sua vita episcopale.

Nel 2013 la Fraternità San Carlo elegge suo superiore generale don Paolo Sottopietra e mons. Gino Reali nomina Rachele Paiusco superiora generale delle Missionarie di san Carlo.

Nel settembre 2015 due missionarie partono per una nuova missione a Denver, negli Stati Uniti. Nel 2016 la Casa di formazione e la sede dell’Istituto si trasferiscono in un nuovo immobile sito in via Aurelia Antica, nel cuore di Roma, affidato loro dall’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica. Nello stesso anno la casa della Magliana diventa una casa di missione. Ad agosto 2019 avviene l’apertura della quarta casa di missione a Grenoble, in Francia.

Dal 29 maggio al 2 giugno 2019 le Missionarie svolgono la loro prima Assemblea Generale, che conferma suor Rachele come superiora generale e costituisce per la prima volta un governo indipendente dalla Fraternità Sacerdotale san Carlo e formato da cinque missionarie.

Fraternità san Carlo

La Fraternità sacerdotale dei missionari di san Carlo Borromeo è una Società di vita apostolica di diritto pontificio.
La Fraternità trae origine dal carisma di don Luigi Giussani, fondatore del movimento di Comunione e liberazione. I giovani che chiedono di entrare nella Fraternità per diventare sacerdoti, hanno incontrato in esso la forma definitiva della propria appartenenza alla Chiesa. Attraverso l’opera missionaria intendono diffondere tale carisma, attingendo da esso il metodo del proprio apostolato.

I sacerdoti della Fraternità vivono insieme in case di tre o più persone. La comunione fra loro vuole essere sostegno nel lavoro quotidiano della missione, cammino di conversione e via maestra attraverso cui essi vivono il sacerdozio. Vivono una disponibilità ad essere mandati dove la Chiesa ha bisogno.
In accordo con il vescovo della diocesi in cui operano, prestano il loro servizio nelle parrocchie, nelle scuole, nelle carceri e negli ospedali.