Sono nata e cresciuta nelle campagne romagnole in una famiglia cattolica del movimento di Comunione e Liberazione, insieme a tante altre famiglie della comunità di Imola: lì è stato piantato nella mia vita il primo seme di una comunione possibile nella Chiesa.
Durante il mio ultimo anno di GS, suor Elena delle Missionarie di san Carlo ha fatto una testimonianza alla comunità di Imola. Guardando lei si è riacceso in me il desiderio di felicità, dopo anni di tanta fatica e dolore; mi sono anche chiesta: “E se Gesù chiedesse anche a me di dare a Lui tutta la mia vita?”. Questa domanda mi ha portato indietro a quando ero bambina: un giorno mia nonna mi ha fatto vedere una video cassetta sulla vita di Madre Teresa di Calcutta. Ricordo soltanto la faccia sorridente di Madre Teresa e la frase che dicevo a tutti: “Voglio diventare come quella suora!”. Ai tempi avevo subito messo da parte tutto questo, perché non riuscivo a guardarlo.
“E se Gesù chiedesse anche a me di dare a Lui tutta la mia vita?”
Dopo il liceo mi sono iscritta all’università di Ferrara, perché lì avevo incontrato alcuni ragazzi del CLU che mi avevano incuriosito. Gli anni dell’università sono stati preziosi: ho cominciato a scoprire la bellezza dell’amicizia cristiana, spendendomi con gli altri amici per qualcosa di grande. Cominciavamo ogni giornata con la preghiera delle Lodi insieme; i più grandi di Architettura aiutavano noi appena arrivati; eravamo lanciati nella rappresentanza studentesca; organizzavamo mostre, precorsi, incontri e viaggi alla scoperta dell’architettura contemporanea europea.
Un giorno, il mio compagno di corso Yu mi ha chiesto: “Teresa, chi è Gesù?”. Ecco le parole che hanno acceso in me la passione missionaria! Yu è un ragazzo cinese, incontrato in università grazie a un laboratorio di progettazione, che non aveva mai sentito parlare di Gesù. Grazie a lui, il mio cuore si è spalancato al mondo intero: ho cominciato a capire che tutti avevano bisogno di conoscere Gesù e la Chiesa.
Ogni mese don Marco, un sacerdote della Fraternità, veniva a Ferrara per stare con noi del CLU: ero così colpita dalla sua vita vissuta con radicalità, che ho trovato il coraggio di parlare con lui del desiderio che mi trovavo nel cuore di essere tutta di Gesù. Don Marco mi ha risposto: “Se Gesù ti sta chiedendo di dare a Lui tutta la tua vita, comincia ad andare a messa tutti i giorni per conoscerLo”. Andando tutte le sere a messa nella chiesa vicino al mio appartamento, è nata in me la domanda sulla preghiera: “Io non so pregare. Mi insegni?”. Era un dono avere qualcuno a cui chiedere aiuto! Un giorno, don Marco mi ha detto: “Hai un grande compito nella Chiesa”. Come faceva a dirlo con tanta certezza? Il suo aiuto semplice e discreto mi ha portato a conoscere le Missionarie di san Carlo, con l’intuizione che il Signore mi stesse chiamando con loro: il loro abito mi attirava perché tutti potevano vedere che erano solo di Gesù.
Le Missionarie sono la casa dove ho ritrovato tutti i desideri che, in modo un po’ confuso, mi hanno accompagnato tutta la vita; è la casa dove consegnando tutta me stessa, scavando nel pozzo profondo della mia storia ho trovato la gioia di essere come Dio mi ha pensato e mi ha voluto da sempre. Le parole di santa Teresa del Gesù Bambino hanno segnato per me un punto di non ritorno: “Gesù, a me tu basti. In Te ho tutto”. Ogni giorno le mie domande, i miei desideri, i miei dolori e le mie gioie trovano spazio nel rapporto con Cristo, l’unico che risponde alla sete infinita del mio cuore e che non si stanca mai di ripetermi “Io sono con te”.
“Chi sei TU, Gesù?”
“Chi sei TU, Gesù?” è la domanda che mi accompagna: desidero conoscere il Tuo volto, desidero entrare nella Tua vita, desidero incontrarTi ogni giorno nella mia semplice quotidianità con le mie sorelle e desidero annunciare a tutti che Tu sei con noi.